Liberalismo e scienza politica neoclassica

Resumen: Con Le societá liberali al bivio. Lineamenti di filosofia della societál —notevole per la forza degli assunti, la soliditá dell'impianto e la vastitá dei terni affrontati—, Vitto-rio Possenti realizza un significativo sviluppo del proprio itinerario di studioso di fi-losofia della politica. Come egli stesso osserva, il volume porta a compimento un impegno assunto nel licenziare il precedente studio su La buona societá. Sulla ricostruzione della filosofia politica', l'impegno cioé di elaborare e offrire una trattazione organica di «Scienza politica» (quella che Aristotele denominava 7COX1T110 é n to-rfini e Tommaso scientia civilis, diversa dalla scienza politica empirica in sen-so moderno). Rilevo subito che Le societá liberali al bivio é un'opera lineare nella struttura e complessa nel programma che persegue. La struttura é fornita da una articolazione in tre parti. La prima parte presenta una dottrina della forma politica in quanto og-getto specificatore della «Scienza política'»: «il politico —osserva Possenti— [... é caratterizzato da alcuni coefficienti, che ne individuano l'essenza e che, presi insieme, costituiscono la forma politica»3. I coefficienti in questione sono il bene comune, il diritto naturale, il popolo, l'autoritá (quest'ultimo tema non é fatto oggetto di una trattazione specifica, che Possenti rinvia a un futuro studio, ma l'idea direttiva di tale studio giá si lascia cogliere nel volume che ora presento). La seconda parte contestualizza la riflessione sulla forma politica in una pió acopia indagine sullo statuto della ragione pratica, dal momento che «la filosofía pubblica [locuzione che Possenti utilizza come equivalente di "Scienza politica", o di "filosofia é un prodotto della ragione pratica»4. In questa seconda parte sono presentate analisi particolari di filosofia pubblica, quali una discussione della teoria della giustizia di John Rawls e del pensiero di Norberto Bobbio, un abbozzo di filosofia del lavoro e della tecnica, una riflessione su filosofia pubblica e religione. La terza parte infine presenta una indagine «materiale» di filosofia pubblica, e precisamente una teoria «fondativa» della democrazia ove il principale interlocutore polemico é Hans Kelsen, una dottrina dello Stato e del rapporto Stato-societá-formazioni sociali, una riflessione sul tema della «societá aperta». Quest'ultima trattazione apre nel quale emerge esplicitamente quel riferimento all'«attualitá storica» che per altro sottende tutto il libro e che concerne l'alternativa che si dischiude oggi di fronte alle moderne societá liberali dopo la dissoluzione dei sistemi del «socialismo reale».

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Bibliographic Details
Main Author: Ivaldo, Marco
Format: Artículo biblioteca
Language:ita
Published: Pontificia Universidad Católica Argentina. Facultad de Filosofía y Letras 1995
Subjects:LIBERALISMO POLITICO, CIENCIA POLITICA, FILOSOFIA POLITICA, NEOLIBERALISMO,
Online Access:https://repositorio.uca.edu.ar/handle/123456789/12944
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